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30 Giugno 1990 – nasce l’AVAP CROCE BLU SAN PROSPERO

A volte si tende a non conoscere la storia del Paese, non si pensa come anche la storia delle associazioni di volontariato sia contestuale alla nascita ed allo sviluppo dell’ Italia.
Le associazioni, libera espressione della vita sociale, hanno da sempre rappresentato un sano movimento di “cittadinanza attiva ” arrivando ad essere oggi sempre più spesso al centro della vita della propria comunità, rischiando comunque di non essere apprezzate.
Alla fine degli anni ’80, in quella che oggi si ama definire “area nord” della provincia di Modena era attiva solo la Croce Blu di Camposanto.
Saverio Marchi, in quegl’anni Presidente, aveva svolto un’azione di sollecito presso le varie amministrazioni comunali per promuovere la nascita di altre associazioni di Pubblica Assistenza, in quanto l’aumento delle richieste di mobilità rendeva difficoltoso garantire il servizio.
A San Prospero, il Sindaco Fregni creò un gruppo di lavoro formato in modo trasversale dai vari rappresentanti del volontariato, della politica, dell’associazionismo, favorendo iniziative di promozione e di consultazione in merito alla scelta ed al finanziamento per sostenere il progetto.
Le iniziative si succedevano a volte con animate discussioni, non tutti erano a favore, si riteneva che non fosse necessario procedere, anche alla luce delle spese da affrontare.
Ma alla fine il 30 giugno 1990, in pieno periodo “Italia 90” i soci fondatori capitanati dal carismatico Lucio Baraldi, sottoscrissero l’atto fondativo della “AVPA CROCE BLU SAN PROSPERO”
Iniziarono così le iniziative per la promozione del’attività ed il reclutamento di nuovi volontari.
Nell’autunno dello stesso presso l’aula magna delle scuole medie venne organizzato il primo corso teorico per volontari organizzato dal primo direttore sanitario il Dott.Giovanni Pirazzoli, alla presenza dei migliori specialisti del tempo.
Da sempre in questo progetto la vicinanza ed il supporto della Croce Blu di Modena sono stati fondamentali, Anna Bulgarelli, in veste di Presidente ci guidò per tutta la parte dei contatti e dei riferimenti, oltre al supporto logistico,i prestandoci gratuitamente i mezzi necessari al servizio.
Da sempre si celebra il compleanno il 24 novembre, in quanto l’inaugurazione della sede, all’ultimo piano del municipio, fu proprio il 24 novembre 1990, con servizio il sabato e la domenica mattina e si parti’ in questa avventura.
Successivamente a giugno del 1991, arrivò la prima ambulanza acquistata con i nostri fondi, allestita da Aricar, utilizzando anche un generoso anticipo personale del Presidente Lucio Baraldi.
Una volta avuta la disponibilità di un mezzo nostro, cominciò la vera vita dell’Associazione, anche se in una sede poco visibile.Si riuscivano a garantire servizi alla cittadinanza e servizi di mobilità all’ospedale di Mirandola, permettendo così una crescita sia dei volontari che della risposta alla comunità.

1998 – la nuova sede di Piazza Gramsci

Probabilmente il punto di svolta è rappresentato dall’aprile 1998, quando dopo una ristrutturazione, l’amministrazione comunale ci mise a disposizione l’immobile di piazza Gramsci, ex cooperativa di consumo.
Eravamo riusciti ad ottenere spazi adeguati per la vita quotidiana, avevamo il garage per gli automezzi in pronta partenza, ma soprattutto eravamo visibili alla comunità che per troppo tempo non ci riconosceva, potevamo dire che attraverso questi spazi, avevamo ottenuto la giusta dignità.
Da questo momento in poi l’attività fu sempre crescente, il numero dei volontari aumentò grazie anche ai ragazzi che svolgevano servizio civile, che garantivano l’abbinamento con i volontari più anziani e spesso rimanevano iscritti in associazione come volontari anche dopo aver finito il periodo del servizio obbligatorio.
Dal 1998 al 2012 questa sede ci ha permesso veramente di arrivare ad avere numeri di servizi svolti di tutto rispetto, i volontari hanno acquisito molta consapevolezza sul proprio ruolo anche attraverso una formazione completamente cambiata che ha reso il volontario molto preparato a garanzia del cittadino e del servizio stesso.

26 Maggio 2012 – la terra trema

il 26 Maggio 2012 rappresenta la data in cui abbiamo perso la sede dopo le scosse incessanti dal 20 maggio e la conseguente dichiarazione di inagibilità ci mise fuori dai nostri spazi.
L’amministrazione comunale ci diede disponibilità di una stanza dell’ex centro giovani, in cui siamo ancora oggi, dopo quasi 9 anni.

il futuro – la nuova sede in costruzione in via Pace

Ormai la nuova casa è pronta, non sappiamo esattamente quando potremo usufruirne ma siamo fiduciosi che l’attesa sia terminata, vogliamo dare dignità a tutti quelli che hanno sostenuto economicamente il nostro sogno, vogliamo riprenderci la libertà, avere gli spazi sicuri e accoglienti per continuare a garantire quel servizio che mai si è interrotto in 30 anni.
Se abbiamo fatto poco o tanto, lo lasciamo giudicare a voi, ma di certo abbiamo continuato ad esserci da terremotati, da alluvionati, o in tante condizioni in cui abbiamo saputo sacrificare alle nostre famiglie il tempo per darlo a chi ha bisogno di noi.
Per questo tutti insieme siamo la croce blu.

30 Giugno 1990 – nasce l’AVPA CROCE BLU SAN PROSPERO

A volte si tende a non conoscere la storia del Paese, non si pensa come anche la storia delle associazioni di volontariato sia contestuale alla nascita ed allo sviluppo dell’ Italia.
Le associazioni, libera espressione della vita sociale, hanno da sempre rappresentato un sano movimento di “cittadinanza attiva ” arrivando ad essere oggi sempre più spesso al centro della vita della propria comunità, rischiando comunque di non essere apprezzate.
Alla fine degli anni ’80, in quella che oggi si ama definire “area nord” della provincia di Modena era attiva solo la Croce Blu di Camposanto.
Saverio Marchi, in quegl’anni Presidente, aveva svolto un’azione di sollecito presso le varie amministrazioni comunali per promuovere la nascita di altre associazioni di Pubblica Assistenza, in quanto l’aumento delle richieste di mobilità rendeva difficoltoso garantire il servizio.
A San Prospero, il Sindaco Fregni creò un gruppo di lavoro formato in modo trasversale dai vari rappresentanti del volontariato, della politica, dell’associazionismo, favorendo iniziative di promozione e di consultazione in merito alla scelta ed al finanziamento per sostenere il progetto.
Le iniziative si succedevano a volte con animate discussioni, non tutti erano a favore, si riteneva che non fosse necessario procedere, anche alla luce delle spese da affrontare.
Ma alla fine il 30 giugno 1990, in pieno periodo “Italia 90” i soci fondatori capitanati dal carismatico Lucio Baraldi, sottoscrissero l’atto fondativo della “AVPA CROCE BLU SAN PROSPERO”
Iniziarono così le iniziative per la promozione del’attività ed il reclutamento di nuovi volontari.
Nell’autunno dello stesso presso l’aula magna delle scuole medie venne organizzato il primo corso teorico per volontari organizzato dal primo direttore sanitario il Dott.Giovanni Pirazzoli, alla presenza dei migliori specialisti del tempo.
Da sempre in questo progetto la vicinanza ed il supporto della Croce Blu di Modena sono stati fondamentali, Anna Bulgarelli, in veste di Presidente ci guidò per tutta la parte dei contatti e dei riferimenti, oltre al supporto logistico,i prestandoci gratuitamente i mezzi necessari al servizio.
Da sempre si celebra il compleanno il 24 novembre, in quanto l’inaugurazione della sede, all’ultimo piano del municipio, fu proprio il 24 novembre 1990, con servizio il sabato e la domenica mattina e si parti’ in questa avventura.
Successivamente a giugno del 1991, arrivò la prima ambulanza acquistata con i nostri fondi, allestita da Aricar, utilizzando anche un generoso anticipo personale del Presidente Lucio Baraldi.
Una volta avuta la disponibilità di un mezzo nostro, cominciò la vera vita dell’Associazione, anche se in una sede poco visibile.Si riuscivano a garantire servizi alla cittadinanza e servizi di mobilità all’ospedale di Mirandola, permettendo così una crescita sia dei volontari che della risposta alla comunità.

1998 – la nuova sede di Piazza Gramsci

Probabilmente il punto di svolta è rappresentato dall’aprile 1998, quando dopo una ristrutturazione, l’amministrazione comunale ci mise a disposizione l’immobile di piazza Gramsci, ex cooperativa di consumo.
Eravamo riusciti ad ottenere spazi adeguati per la vita quotidiana, avevamo il garage per gli automezzi in pronta partenza, ma soprattutto eravamo visibili alla comunità che per troppo tempo non ci riconosceva, potevamo dire che attraverso questi spazi, avevamo ottenuto la giusta dignità.
Da questo momento in poi l’attività fu sempre crescente, il numero dei volontari aumentò grazie anche ai ragazzi che svolgevano servizio civile, che garantivano l’abbinamento con i volontari più anziani e spesso rimanevano iscritti in associazione come volontari anche dopo aver finito il periodo del servizio obbligatorio.
Dal 1998 al 2012 questa sede ci ha permesso veramente di arrivare ad avere numeri di servizi svolti di tutto rispetto, i volontari hanno acquisito molta consapevolezza sul proprio ruolo anche attraverso una formazione completamente cambiata che ha reso il volontario molto preparato a garanzia del cittadino e del servizio stesso.

26 Maggio 2012 – la terra trema

il 26 Maggio 2012 rappresenta la data in cui abbiamo perso la sede dopo le scosse incessanti dal 20 maggio e la conseguente dichiarazione di inagibilità ci mise fuori dai nostri spazi.
L’amministrazione comunale ci diede disponibilità di una stanza dell’ex centro giovani, in cui siamo ancora oggi, dopo quasi 9 anni.

il futuro – la nuova sede in costruzione in via Pace

Ormai la nuova casa è pronta, non sappiamo esattamente quando potremo usufruirne ma siamo fiduciosi che l’attesa sia terminata, vogliamo dare dignità a tutti quelli che hanno sostenuto economicamente il nostro sogno, vogliamo riprenderci la libertà, avere gli spazi sicuri e accoglienti per continuare a garantire quel servizio che mai si è interrotto in 30 anni.
Se abbiamo fatto poco o tanto, lo lasciamo giudicare a voi, ma di certo abbiamo continuato ad esserci da terremotati, da alluvionati, o in tante condizioni in cui abbiamo saputo sacrificare alle nostre famiglie il tempo per darlo a chi ha bisogno di noi.
Per questo tutti insieme siamo la croce blu.